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Wednesday, January 3, 2018

Dolce metà 8: Le riforme scolastiche, i corsi di lingua e cultura e le stelle


Elisa: Ben ritrovati al programma Dolce metà. Oggi, 21 novembre 2008, va in onda l'ottava puntata. Al microfono vi terranno compagnia Elisa e Cesare.

Cesare: Il primo argomento di questa puntata è la scuola.

Elisa: Impossibile evitarlo. Troppo rumore e troppe prime pagine dei giornali.

Cesare: D'altronde è giusto così. La riforma Gelmini [1] sta veramente rivoluzionando il sistema della scuola italiana.

Elisa: Ma non vuoi spiegare brevemente ai nostri ascoltatori di che cosa si tratta?

Cesare: Cercherò di fare del mio meglio. La riforma prevede importanti cambiamenti soprattutto nella scuola elementare [2]. Innanzitutto, si vuole reintrodurre il voto in condotta [3] e il grembiule [4].

Elisa: Sinceramente mi sembrano delle misure azzeccate. Il voto evita forse fenomeni di bullismo [5] a scuola e il grembiule evita la corsa agli abiti firmati [6].

Cesare: Certo, il grembiule e il voto in condotta sono un ritorno al passato. E non è poi un grande cambiamento. La novità che ha suscitato le proteste è però un'altra: l'introduzione del maestro unico.

Elisa: Questo significa che i bambini sono meno seguiti. Non è certo una modifica a favore della didattica scolastica.

Cesare: Proprio così e poi ci saranno più di 80'000 posti di lavoro in pericolo.

Elisa: Ecco perché a protestare erano soprattutto i maestri delle elementari e i giovanissimi.

Cesare: Anche se poi si sono aggiunti i sindacati [7] e tanti altri movimenti. A Roma alcuni giovani di estrema destra hanno infine cercato di bloccare i cortei di protesta, creando una guerriglia urbana.

Elisa: Ma come mai si è introdotto questo maestro unico? Come è possibile sostenere questo tipo di riforma? Mi sembra contro ogni logica didattica.

Cesare: È contro ogni logica didattica. Ma non contro una logica finanziaria. Purtroppo, come spesso accade, si fanno le riforme con il portafoglio in mano. L'onorevole Gelmini è un avvocato e per la riforma ha chiesto aiuto all'onorevole Tremonti (il ministro delle finanze).

Elisa: Ho capito. Tanto per cambiare quando si risparmia si colpiscono i più deboli e i più piccoli. La didattica e i risultati PISA.... solo discorsi della sinistra, vero?

Cesare: La Gelmini è poi stata criticata anche per altre sue affermazioni [8]. Pensa che alla televisione ha avuto il coraggio di dire che non capiva le ragioni della protesta e che i manifestanti erano una minoranza di sinistra.

Elisa: Mm, che persona aperta al dialogo.

Cesare: E come se non bastasse ha detto che alcune scuole del Sud abbassano la qualità dell'istruzione.

Elisa: No, ma queste sono affermazioni razziste. Spero che sia stata obbligata a ritirare quanto ha detto.

Cesare: In parte sì. Sai comunque come si è giustificata?

Elisa: Ha precisato che si riferiva all'infrastruttura scolastica e non agli insegnanti.

Cesare: Brava Elisa. E poi proprio lei a criticare il Sud. Ma lo sai che per prendere la patente di avvocato ha fatto il primo anno a Brescia e il secondo a Reggio Calabria?

Elisa: No. Ma in che mani è finita la scuola italiana? E poi a subire le conseguenze è anche la scuola italiana all'estero.

Cesare: Vuoi dire che i famosi corsi di lingua e cultura sono in pericolo?

Elisa: Pochi giorni fa leggevo che ci saranno meno contributi per le scuole all'estero.

Cesare: Sarebbe terribile. Per te e per tutti gli italiani in Svizzera questi corsi sono stati fondamentali per l'apprendimento della lingua italiana. O mi sbaglio?

Elisa: No, Cesare. Hai pienamente ragione. Da più di 40 anni i corsi di lingua e cultura sono un appuntamento fondamentale per gli italiani in emigrazione. Io li ho frequentati fino a 13 anni e ora ci sono i nostri figli.

Cesare: Anche se spesso i corsi erano di mercoledì pomeriggio, quando tutti gli altri avevano libero.

Elisa: Sì, ogni tanto ci lamentavamo poi però le lezioni erano anche divertenti.

Cesare: Per esempio?

Elisa: Per esempio quando si facevano esercizi di vocabolario. In classe c'erano infatti  bambini provenienti da tutte le regioni di Italia e a casa si parlava il dialetto dei genitori. Così quando si discuteva sul significato di una parola, c'erano almeno 2 o 3 versioni regionali, alcune con una pronuncia molto diversa dalla propria. Per esempio quando abbiamo fatto il vocabolario della cucina, c'è chi parlava di ramaiolo, cuppino, cassü per il mestolo da cucina. Oppure i pantaloni erano per chi veniva dal nordest le braghe.

Cesare: Speriamo quindi che la tradizione e i corsi possano continuare.

Elisa: Anche perché oggi i corsi sono integrati nel programma scolastico svizzero. Non si deve più sacrificare il mercoledì pomeriggio.

Cesare: È vero. Ilaria e Dario, poi, ci vanno volentieri.

Elisa: Speriamo che questa riforma non rivoluzioni tutto. La scuola italiana e i corsi di lingua e cultura sono sempre stati un elemento di unione.

Cesare: È quanto si cerca di riprendere anche in Svizzera con Harmos o no?

Elisa: Sì, armonizzare per tutta la Svizzera il sistema scolastico. 11 anni di scuola obbligatoria per tutti, compresi i due anni di asilo.

Cesare: Spero che in Svizzera tedesca però non si pensi che al Sud ci sia una scuola di serie B.

Elisa: Ma dai Cesare. Il Ticino potrebbe essere considerato un modello, visto che con l'armonizzazione si vuole anche mandare i bambini a scuola a partire dai sei anni.

Cesare: Finalmente. Da ticinese mi sono sempre chiesto: ma perché gli svizzeri tedeschi vanno a scuola un anno dopo? Siamo così intelligenti al sud delle Alpi?

Elisa: Non fare lo spiritoso. Qui il sistema scolastico è sempre stato più soft e si dà più importanza agli anni prescolastici.

Cesare: Adesso capisco perché in alcuni Cantoni prima della votazione su Harmos c'erano dei manifesti con i bambini che piangevano. Non volevano andare a scuola e rimanere a casa. Ma ce la farà Harmos? Avremo mai in Svizzera una scuola uniformata?

Elisa: Mah, personalmente sono a favore, ma è difficile trovare un accordo quando al tavolo siedono 26 persone. Forse la risposta è solo nelle stelle.

Cesare: A proposito di stelle, hai letto i risultati del sondaggio [9] in America fra i lavoratori?

Elisa: Quale? Quello che mettevano in relazione il segno zodiacale [10] e il successo lavorativo?

Cesare: Sì, proprio quello.

Elisa: Beh, con tutti gli oroscopi che ci sono soprattutto verso la fine dell'anno, non era così facile ricordarselo. Comunque questo tipo di sondaggi li leggo solo a tempo perso. Non ci credo più di quel tanto.

Cesare: E fai male. Il tuo segno - tanto per cambiare - è ai primi posti della classifica. Il Leone [11] guadagna bene ed è adatto ai ruoli di comando.

Elisa: Dai Cesare. I soliti luoghi comuni sul Leone. A me interessava di più sapere che ai Pesci, come nostra figlia Ilaria, si consiglia una professione sociale. E poi si dice anche che è più importante l'ascendente del segno zodiacale. Quindi, caro Cesare, Vergine [12] ascendente Scorpione [13] nella classifica sei almeno al mio livello.

Cesare: Per fortuna però non siamo dell'Acquario [14] o del Capricorno [15]. Sono loro i meno contenti del lavoro che fanno.

Elisa: Comunque i risultati non ci dicono di che segno sono i disoccupati.

Cesare: Dai lasciamo le stelle e torniamo con i piedi per terra. Cari ascoltatori, sta per concludersi anche l'ottava puntata di Dolce metà.

Elisa: Prima dei saluti una breve anticipazione della puntata del 5 dicembre. Durante la nona puntata cominceremo a parlare dei preparativi del Natale e inizieremo a fare un resoconto di quello che il 2008 ha lasciato alla Dolce metà.

Cesare: Se volete sapere come ci prepariamo al Natale

Elisa: e se volete qualche consiglio per i regali di Natale, non mancate alla nona puntata.

Cesare: A risentirci il 5 dicembre.

Elisa + Cesare: Ciao

[1] Mariastella Gelmini: membro del Parlamento italiano dal 2006 e oggi ministro dell'istruzione, università e ricerca del governo Berlusconi
[2] scuola elementare: i primi cinque anni di scuola
[3] condotta: comportamento di uno studente durante le ore di lezione
[4] grembiule: divisa scolastica per gli scolari
[5] bullismo: comportamento arrogante e violento, soprattutto da parte di giovani
[6] abito firmato: con il marchio di un'azienda o di uno stilista famoso
[7] sindacato: organizzazione a difesa dei lavoratori
[8] affermazione: dichiarazione
[9] sondaggio: interviste, domande poste a un campione di persone
[10] segno zodiacale: sono 12 in corrispondenza delle costellazioni
[11] Leone: nati dal 24 luglio al 23 agosto
[12] Vergine: nati dal 24 agosto al 23 settembre
[13] Scorpione: nati dal 24 ottobre al 22 novembre
[14] Acquario: nati dal 21 gennaio al 19 febbraio
[15] Capricorno: nati dal 22 dicembre al 20 gennaio

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