ParliamoItaliano!

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Wednesday, January 17, 2018

Profumo d'Italia 10: Fine della scuola, tartarughe e scatole di cartone


Ciao a tutti. Sono Emma e sono molto contenta di sapere che anche questa settimana state ascoltando questa nuova puntata di Profumo d'Italia. Oggi 19 giugno parleremo della fine della scuola. Poi vi avevo promesso che vi avrei parlato del regalo che ho fatto ai miei figli e  finiremo questa puntata parlando di scatole di cartone [1].

Le scuole in Italia sono già finite da due settimane. Generalmente finiscono verso metà giugno per poi riiniziare ancora solo a metà settembre. Quest'anno le scuole hanno dovuto anticipare la chiusura a causa delle votazioni [2]. Infatti in Italia si usano le scuole come seggi elettorali. La mia scuola, invece, è finita lunedi. Finalmente. Devo dire che alla fine di un anno scolastico sono sempre molto stanca. L'ultimo giorno di scuola è stato veramente divertente. 

Quest'anno, invece di fare la solita festa in cui tutti si annoiano [3] e nessuno vuole venire, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso. Abbiamo organizzato un torneo di sport. Abbiamo fatto tre squadre di studenti e una squadra di professori. Abbiamo poi organizzato partite di calcio, pallavolo, pallacanestro, volano, ping pong e corsa. Ogni volta che uno studente vinceva una partita prendeva dei punti per la sua squadra. Naturalmente noi professori abbiamo perso. Io ho giocato a pallacanestro. Mi sono stancata tantissimo. C'era una bellissima atmosfera. Per gli studenti è stato bello vedere che per una volta potevano vincere un professore. Per una volta non venivano valutati [4] per quanto avevano o non avevano studiato. 

Dopo aver dato un premio alla squadra vincitrice, siamo andati a mangiare una pizza tutti insieme. Devo dire che sempre ogni anno quando devo salutare gli studenti che hanno finito sono un po' triste. Da una parte sono contenta per loro che sono riusciti a finire questo lungo e difficile percorso [5], ma dall'altra mi dispiace non vederli più. Sono contenta di vederli più grandi, più maturi [6] e più sicuri delle loro capacità. Loro devono ancora affrontare [7] gli esami di maturità e poi finalmente saranno liberi di farsi una bella vacanza. In Italia c'è un po' la tradizione che la vacanza dopo gli esami di maturità sia la vacanza più lunga e migliore di tutta la vita. Infatti l'università inizia a novembre e si hanno cinque mesi per poter viaggiare e pensare a quello che si vuole poi fare da grandi. 

Io quando ho finito il liceo ho fatto un viaggio in treno per tutta Europa con due mie amiche per un mese intero [8]. Abbiamo visitato l'Olanda, la Francia, la Spagna, l'Inghilterra e l'Irlanda. A me è piaciuta talmente tanto Dublino che ho deciso di rimanere a studiare l'inglese. La mattina andavo a scuola e il pomeriggio lavoravo in un supermercato. Mi sono divertita moltissimo anche perché è stata la mia prima vera esperienza lavorativa e mi sentivo così grande. E voi cosa avete fatto quando avete finito la scuola? Avete fatto un viaggio?

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Due settimane fa vi avevo detto che io e mio marito abbiamo fatto un regalo ai miei figli. Abbiamo deciso di comprare una di quelle grosse tartarughe [9] di plastica che contengono la sabbia. Mia figlia è impazzita dalla gioia. Adora la sabbia. Le piace moltissimo. Gioca con i suoi animaletti di plastica, con il secchiello e la paletta [10]. Quando la tartaruga è chiusa, la scala [11] e ci si siede sopra, tutta contenta di essere arrivata in cima [12]. Anche a mio figlio piace molto. Si lui è più grande, ma ci gioca in maniera diversa. Fa finta che sia la nave dei pirati. Insomma è stata una rivoluzione. I miei figli giocano tutto il giorno con la loro tartaruga gigante ed io ho il tempo di stare seduta a leggere il giornale. C'è solo un piccolo problema a cui non avevamo pensato quando l'abbiamo comprata: il mio cane. 

Al mio cane, che è ormai vecchio e pauroso [13], non piace per niente. Il primo giorno che abbiamo portato a casa la tartaruga si è messo ad abbaiare [14] con tutto il pelo sollevato. Adesso non abbaia più, ma si avvicina tutto tremante ad annusare che cosa sia quello strano mostro. Forse gli ricorda la brutta esperienza che ha fatto quando era piccolo. Infatti una volta, quando ancora era un cucciolo [15], mio marito senza dirmi niente ha portato a casa due tartarughe vere che aveva trovato per strada e rischiavano di essere schiacciate dalle macchine. Io non ero in casa. Ero fuori con il cane. Mio marito le ha lasciate così libere per l'appartamento e mi è venuto a  cercare. Quando siamo tornati a casa, non mi ha detto niente. Ho aperto la porta e ho visto che il mio cane ha incominciato ad abbaiare furioso in direzione della cucina. Ha tirato fuori i denti per segnalare la presenza di qualcosa che non gli piaceva. Io ho pensato subito ai ladri [16]. Ho quindi urlato a mio marito di chiamare la polizia e di scappare perché poteva essere pericoloso. Mio marito, che sapeva che erano solo le tartarughe, mi ha detto: " Non ti preoccupare, entro io e vado a vedere cosa succede". Come vi sareste sentiti voi? Avreste lasciato entrare vostro marito o vostra moglie nella stessa situazione? Io ero spaventatissima e il mio cane non smetteva di abbaiare. Mio marito è entrato e dopo qualche minuto ha aperto la porta tenendo in mano queste due piccole tartarughe. All'inizio mi sono arrabbiata e poi mi sono messa a ridere. Il mio cane non ne voleva sapere di dividere il suo spazio con le due tartarughe. Continuava ad abbaiare ogni volta che una delle due si muoveva. Ho scoperto che le tartarughe emettono uno strano verso per segnalare che sono arrabbiate o impaurite. Abbiamo passato così due giorni, sperando che imparassero a convivere [17]. Niente da fare. Il terzo giorno siamo andati nella zona da cui le avevamo salvate, ma verso il bosco, lontano dalla strada. Le abbiamo lasciate libere.

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Ufficialmente ho iniziato a preparare le scatole per il trasloco [18]. Infatti fra meno di un mese cambieremo casa e così sto iniziando a fare il mio quinto trasloco. Avete mai traslocato? Qualche consiglio da darmi? Infatti nonostante sia la quinta volta che impacchetto le mie cose, non ho ancora imparato a buttare via niente. Naturalmente ogni volta ho sempre più cose da mettere nelle scatole di cartone. Mio marito invece è l'opposto di me. Lui butterebbe via tutto. Vi potete immaginare cosa succede quando facciamo le scatole insieme? Davanti ad una vecchia tazza che nessuno usa più da anni, lui mi dice: "Questa naturalmente la buttiamo". Io lo guardo e dico: "Perché? Assolutamente no, è un caro ricordo". Lui allora cerca di convincermi. Io faccio finta di essere d'accordo e quando lui si gira, la nascondo in qualche scatola già finita. Lo so già che rideremo quando apriremo le scatole nel nuovo appartamento e lui si troverà tutti gli oggetti che era sicuro che avevamo buttato. E' già successo in ogni trasloco. Ho tanta difficoltà a buttare via vecchi oggetti che non usiamo più. Penso sempre che potrebbero servire o che magari ai miei figli un giorno potrebbero fare piacere. 

Voi che tipi siete? Conservate tutto? Forse ho preso da un mio prozio [19]. Anche lui non buttava via niente. Teneva tutto. Ma quando dico tutto, voglio dire tutto. Quando è morto e siamo andati a casa sua per mettere in ordine, siamo rimasti a bocca aperta [20]. C'erano montagne di giornali in ogni angolo della casa. C'erano cassetti pieni di elastici che si usano per legare l'insalata. C'erano armadi pieni dei tappi delle bottiglie. Certo. Io non sono così, tengo solamente le cose a cui sono particolarmente legata dal ricordo. 

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Cari amici anche per oggi siamo arrivati alla fine di questa decima puntata di Profumo d'Italia. Vi ringrazio molto per essere stati con me ed io vi aspetto il 3 luglio, quando vi racconterò di una cena speciale che ho fatto. Per adesso vi saluto e vi dò appuntamento come al solito sul sito www.podclub.ch se volete scrivermi. Ciao.

[1] scatole di cartone: contenitori di cartone che si usano per trasportare degli oggetti
[2] votazioni: elezioni per eleggere un partito politico per governare un paese o una città
[3] si annoiano: contrario di si divertono
[4] valutati: quando si dà un voto a qualcuno per un compito
[5] percoso: in generale vuole dire strada, tragitto; qui vuole dire i quattro anni di studio
[6] maturi: essere grande; si dice anche della frutta quando è pronta per essere mangiata
[7] affrontare: fare
[8] intero: completo
[9] tartarughe: animali che hanno sulla schiena un guscio duro, sono verdi e camminano molto lentamente
[10] secchiello e paletta: due oggetti di plastica che si usano per giocare con la sabbia: Il primo è un contenitore per mettere dentro la sabbia e il secondo è una specie di cucchiaio per la sabbia
[11] scala: versbo scalare, che generalmente lo si usa per indicare quando si sale su una montagna usando le corde
[12] in cima: parte più alta di una montagna
[13] pauroso: aggettivo per indicare chi ha paura
[14] abbaiare: rumore che producono i cani al posto della parola
[15] cucciolo: nome che indica quando un cane è ancora giovane
[16] ladri: persone che entrano in casa e portano via oggetti preziosi
[17] convivere: vivere insieme
[18] trasloco: cambaire casa e portare tutti i mobili da una casa all'altra
[19] prozio: fratello del nonno
[20] rimanere a bocca aperta: essere stupiti, sorpresi, senza parole

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