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Monday, January 1, 2018

Dolce metà 3: La gatta, la vigna e le lingue


Cesare: Ciao a tutti da Cesare e Elisa. Benvenuti alla puntata del 12 settembre di Dolce metà. Innanzitutto vi ringrazio per gli auguri di buon compleanno, che mi avete lasciato alla fine delle ultimo podcast. Per questa puntata purtroppo la prevista scaletta ha subito un cambiamento perché la nostra gattina ha avuto un terribile incidente.

Elisa: Eh sì, Dimi - così l'abbiamo chiamata - è stata investita da un'automobile lo scorso fine settimana e ha rotto il bacino. Certo, chi non ha mai avuto animali dirà che sulle strade ogni giorno succedono incidenti ben più gravi. In parte è così, però è pur sempre un dispiacere e un incidente anche questo, che bisogna gestire in famiglia, con i bambini.

Cesare: Soprattutto se qualche mese fa il fratellino di Dimi - Mici - è addirittura morto, finendo sotto un camion mentre cercava di attraversare la strada che porta al lago.

Elisa: Senza dimenticare i due gatti che avevamo prima Pepe e Chica... Insomma i nostri gatti sono bersagliati dalla sfortuna. E poi dicono che hanno sette vite!

Cesare: Comunque, Elisa, te l'avevo detto. Viviamo in un quartiere con molto, troppo, traffico. I gatti hanno un vasto territorio e quando escono di casa possono allontanarsi per chilometri. Figurati, quante macchine passano...

Elisa: Lo so, lo so. Tu d'altronde non li hai mai voluti e quindi, anche in questo caso, vedi pericoli dappertutto.

Cesare: Non è forse vero che già i primi due gatti sono finiti sotto una macchina? Certo, i primi due gatti - come mi hai sempre detto -  sono entrati a far parte della tua vita prima di me. Ma questi ora...

Elisa: Cesare, lo sai benissimo che mi è sempre piaciuto avere un gatto in casa. Ti ricordo che i nostri figli hanno più volte detto che è stato il più bel regalo che potessimo fargli.

Cesare: E io ti ricordo... la mia nuova sedia dell'ufficio rovinata appena tolta dal cellofan, i pantaloni spesso pieni di peli, gli uccellini semi morti in salotto e mi fermo qui.

Elisa: E no, non puoi fermarti qui. Devi ricordare ai nostri ascoltatori anche i momenti positivi. I gatti non fanno tenerezza quando fanno le fusa, quando arrivano sul divano a leccarti le dita. E poi ho letto che i gatti in una casa possono dare un senso di relax, riescono a calmare l'ambiente... e quando il Milan perde non è male avere un gatto in casa.

Cesare: A parte il fatto che negli ultimi 20 anni il Milan non ha avuto bisogno di troppi gatti, mi sembra che tu stia umanizzando gli animali come nelle favole di La Fontaine. È bene ricordare che un gatto è pur sempre un animale e, in genere, non ragiona come noi. E poi un gatto ha grandi capacità di adattamento, può benissimo riorganizzarsi anche con un altro padrone, in un'altra casa.

Elisa: Beh, allora come spieghi il fatto che Dimi, malgrado il bacino rotto, sia ritornata a casa, arrampicandosi sulla vigna fino al nostro balcone?!

Cesare: È vero, su questo c'è poco da dire. Comunque l'ho poi trovata io e appena l'ho vista ho capito subito che era successo qualcosa di grave. Hai ragione, a ripensarci bene, è quasi un miracolo riuscire a salire la vigna fino al primo piano con il bacino rotto.

Elisa: La vigna è diventata quindi ancora più importante, ancora più mitica. Cari ascoltatori, dovete sapere che lungo la nostra casa si arrampica da una ventina di anni una vite. Un'unica pianta che mio padre ha saputo curare e far salire fino al secondo piano. E al secondo piano, in terrazza, forma poi una pergola.

Cesare: Vigna, vite, mito. Quando ricorrono queste parole, non posso non pensare a Pavese. Nei suoi romanzi la vigna ricorre spesso per sottolineare la tranquillità e la ciclicità della natura. La vite è un simbolo da collegare anche alla cultura e alla saggezza dell'uomo che la lavora. Per Pavese la vite è infine legata al discorso mitico e all'infanzia, al ricordo che questo luogo fa riemergere.

Elisa: Va bene Cesare, va bene. A me in questo momento interessa la vigna soprattutto perché ogni anno ci dà quasi un quintale di uva da mangiare e da distribuire a vicini, parenti ed amici... La nostra uva è una qualità molto dolce, poco adatta per fare il vino. Caso mai si potrebbe fare la grappa, ma vista la quantità limitata è meglio mangiarla e far contente diverse persone.

Cesare: Due anni fa l'avevamo regalata anche ad un importante politico per il suo sessantesimo compleanno. Ebbene, non ci credeva che fosse un'uva di Zurigo! In effetti, un'uva così buona potrebbe benissimo provenire dal Ticino.

Elisa: Cesare!

Cesare: Dai Elisa, lasciami essere orgoglioso della mia terra. E poi anche mio nonno aveva lo stesso tipo di vitigno.

Elisa: Lo so, lo so. Mi ricordo anche che una volta ne hai mangiata così tanta che sei stato male per due settimane.

Cesare: Non era colpa mia, ero così piccolo... e poi è difficile resistere quando è bella matura e basta allungare la mano sul balcone.

Elisa: Fermati che ho l'acquolina in bocca. Senti, dobbiamo presto organizzare la vendemmia perché l'acquolina ce l'hanno anche i merli.

Cesare: Sì, Elisa. Non appena ho finito di organizzare la Giornata delle lingue, facciamo anche questo. Una cosa alla volta.

Elisa: Cesare, non vuoi spiegare ai nostri ascoltatori che cos'è la Giornata delle lingue? È da tanto tempo che ci lavori e poi in un podcast sulle lingue mi sembra più che giusto parlarne.

Cesare: La Giornata delle lingue, cari ascoltatori, è un incontro fra i linguisti della Confederazione per approfondire alcuni aspetti delle lingue e per uno scambio di esperienze. Quest'anno il titolo della Giornata è Lingua e identità. Il programma prevede relazioni sulla politica linguistica e il plurilinguismo, workshop sull'identità e la poesia, la comunicazione interculturale, il retoromancio ecc. Insomma, un programma ricco che dovrebbe soddisfare tutti i partecipanti.

Elisa: E poi il 2008, oltre ad essere l'Anno ONU dell'igiene, della patata, del pianeta Terra e del delfino, è anche l'Anno internazionale delle lingue. Una ragione in più per parlarne. Un programma molto interessante, Cesare. Non c'è la possibilità di farmi assistere a qualche conferenza?

Cesare: Dai Elisa, lo sai chi i posti disponibili si sono esauriti più in fretta dei biglietti per il concerto di Madonna.

Elisa: Il solito esagerato. Comunque la prossima volta ci dovrai raccontare  i risultati più importanti.

Cesare: Va bene, promesso. Nel frattempo, per tutti gli interessati segnalo un indirizzo Internet dove potrete trovare diverse informazioni, nelle tre lingue nazionali, sulla politica linguistica della Svizzera: www.nfp56.ch

Elisa: Grazie Cesare e grazie a tutti gli ascoltatori che ci hanno seguito anche questa volta. Appuntamento quindi al 26 settembre.

Elisa + Cesare: A presto. Ciao!

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